Il progetto di restauro
L’intento principale dell’intervento di restauro è stato quello di rispettare il progetto originario per cui è stato deciso di eliminare tutti gli interventi succedutisi nel tempo che da esso si discostavano. E’ stata anche prevista una serie di adeguamenti strutturali, come la realizzazione di nuovi solai e del vano ascensore, per rendere l’edificio adatto alla nuova destinazione d’uso e si è, ovviamente, messo in atto un intervento di risanamento per tutte le situazioni di degrado come l’umidità da risalita nelle murature, ma soprattutto il rifacimento delle coperture con la realizzazione di un tetto ventilato e isolato che favorisce lo smaltimento dell’umidità garantendo un efficace isolamento termico e una protezione dal surriscaldamento estivo.
Le coperture e i relativi interventi
La struttura originale del tetto, sovrastante le volte di canne e gesso della sala destinata alle aste del primo piano era in legno e si componeva di capriate e travi a sostegno di un manto di coppi siciliani. Il pessimo stato delle coperture era dovuto, oltre che alla vetustà, alla presenza di insetti silofagi che avrebbero potuto causare un collasso delle stesse con crolli parziali o totali. Nell’ottica di un intervento di tipo conservativo si è cercato di mantenere tutte le parti sane. Il legname è stato risanato con trattamenti antitarme, antimuffa e impregnanti. Laddove è stato indispensabile effettuare delle sostituzioni, si sono scelti forme e materiali compatibili con quelli esistenti. L’impermeabilizzazione e la coibentazione sono state realizzate ex novo tra il tavolato di copertura e le tegole. I coppi alla siciliana sono stati mantenuti e reintegrati, dove necessario, con coppi artigianali in argilla a pasta rosa come quelli esistenti.
Il tetto ventilato
Dopo aver realizzato il tavolato di copertura sulle capriate lignee, è stata posata la membrana impermeabile traspirante Elitex-N di Brianza Plastica, composta da due strati di tessuto non-tessuto in polipropilene abbinato a un film in polietilene. Questo prodotto crea una barriera protettiva, principalmente contro il passaggio dell’acqua in caso di rottura o spostamento delle tegole. Grazie alla sua permeabilità, permette la naturale circolazione dell’aria e allo stesso tempo mantiene asciutta la struttura. Su di essa sono stati successivamente fissati, con semplici chiodi da carpentiere, i pannelli prefiniti Isotec. La posa in opera di questi pannelli, prodotti da Brianza Plastica, realizza un impalcato portante che integra una serie di funzioni: barriera al vapore, isolamento termico, seconda impermeabilizzazione, micro ventilazione, orditura metallica di supporto al manto di copertura. Appena posati e fissati, i giunti sono stati impermeabilizzati superficialmente con l’apposito nastro di alluminio butilico. Nella parte bassa della falda è stato fissato il listone di partenza, scanalato nella parte inferiore, per l’eventuale deflusso delle infiltrazioni accidentali d’acqua, sul quale è stato fissato il correntino portategole e il listello di gronda in Pvc con pettine parapasseri che impedisce l’accesso dei volatili nel sottotegola. Grande attenzione è stata prestata alle zone di giuntura fra le falde che sono state opportunamente raccordate con schiuma poliuretanica e protette con la guaina in alluminio butilico. Infine, sono stati posati i coppi per il completamento della copertura.Isotec è un sistema di isolamento termico sottotegola per coperture a falda, studiato per interventi di recupero e per nuove coperture. Prevede la posa di pannelli strutturali componibili leggeri, costituiti da un’anima isolante, in schiuma poliuretanica espansa rigida autoestinguente, ricoperta da un involucro impermeabilizzante di alluminio goffrato.
Il poliuretano espanso rigido a cellule chiuse è tra i migliori isolanti termici esistenti. Questa caratteristica consente al sistema Isotec di contribuire in modo determinante al comfort abitativo degli ambienti sottostanti, limitando drasticamente gli scambi termici con l’esterno attraverso l’involucro edilizio. Il correntino in acciaio, integrato nel pannello, presenta dei fori che favoriscono una micro-ventilazione naturale nel sottotegola, partendo dalla gronda fino al colmo ventilato. Questo movimento d’aria consente, nel periodo estivo, la termoregolazione naturale della copertura, asportando il calore in eccesso che si accumula per irraggiamento solare. Nel periodo invernale, la micro-ventilazione facilita l’asportazione della condensa che si potrebbe formare tra isolante e manto di copertura, contribuendo in maniera determinante alla durata nel tempo del manto stesso. Il sistema Isotec, posato correttamente, garantisce una seconda impermeabilizzazione contro le infiltrazioni accidentali dovute alla rottura del manto di copertura e l’espulsione dell’acqua fino alla gronda attraverso le forature dei correntini.